GIORGIO SOREL
Cenni biografici
1939 Giorgio Sorel nasce a
Bologna il 22 aprile da papà Gesualdo e da mamma Augusta.
1945 Con la famiglia
lascia Bologna e si trasferisce in provincia di Piacenza presso i nonni
materni, piccoli proprietari terrieri di Tuna, località situata nel comune di
Gazzola.
1953 Per volere della
madre, molto religiosa, studia in seminario, ma mostrandosi scontroso e poco
incline alla vita di comunità, ritorna a casa. Prosegue allora gli studi a
Piacenza e inizia qui a coltivare le sue vere passioni: la musica, la poesia,
il teatro e la pittura.
1960 Dopo il servizio
militare, insieme all’amico Sergio Serafini, futuro regista, decide di
dedicarsi a Roma per frequentare il Corso Sperimentale di Cinematografia. In
questo periodo incontra però Silvana, che diventerà la compagna della sua vita,
donna sensibile ed illuminata che lo incoraggia a proseguire nel campo
dell’arte. Da questo momento l’attenzione di Sorel sarà rivolta principalmente
al disegno e alla pittura.
1970 Diventa designer di
moda e di pelletteria, ma continua a praticare con dedizione la pittura.
Inizialmente dipinge paesaggi, figure umane e nature morte, poi si sposta verso
ambiti più liberi e fantastici fino a composizioni di carattere astratto e
concertista.
1980 Mentre in pittura
inizia a sentire l’influenza decisiva dell’Espressionismo, il suo lavoro
diventa più dinamico, flessuoso e materico. In opere sempre ispirate all’uomo e
all’esistenza, dominano colori scuri e soprattutto grigi, usati nelle più
svariate gradazioni.
1990 Rifiuta le offerte di
alcuni critici e galleristi per un trasferimento a Londra e New York: l’amore
per la sua famiglia e la sua terra
d’origine è più forte di qualunque attrattiva e così si butta a capofitto nel
lavoro. Sono anni, questi, di grande produzione: nascono i quadri delicati
all’Olocausto; alla guerra serbo-bosniaca e ai vari conflitti che imperversano
nel mondo (è del 1996 l’opera intitolata Sarajevo). Dei medesimi anni sono
anche le grandi sculto pitture e le prime sperimentazioni sui materiali: carta,
legno, ferro, laminati, plastica fusa, sabbia di quarzo, cere sintetiche (periodo dell’aspreggiare) .
2000 All’aprirsi del nuovo
decennio si sviluppano le grandi tematiche legate all’uomo e all’esistenza. La
sua pittura diventa più serrata e intimista, più raccolta e meditata.
Contemporaneamente non tralascia mai la ricerca sui materiali e in questi anni
approda alle Luminescenze o rifrangenze ,
quadri intensi dove, dai fondi scuri si staccano grandi volti percorsi da una
luce fioca ed uguale, interna e diffusa. La luce è la protagonista assoluta di
ogni opera e , nell’interno dell’artista, è ciò che spinge l’uomo a guardarsi
dentro per ritrovarsi.
Mostre
personali – antologiche
1995.
Grazzano Visconti – Piacenza
1997.
Galleria Palma Arte – Alseno – Piacenza
1998.
Galleria La Meridiana – Piacenza
2000.
Centro Culturale San Michele – Milano
2001. Arthur Miller Gallery –
Deefeld Beach – Miami – USA
2003.
Foyer Teatro Verdi- Fiorenzuola d’Arda – Piacenza
2003.
Arte Nativa Alternativa – S. Agostino – Piacenza
2004.
Palazzo Farnese - Piacenza
2006.
Fondazione Piacenza e Vigevano - Piacenza
2008.
“Olocausti”- Sala Alabardieri del Comune di Cremona
2009.
“Il Cerchio e la Shoah” – Reggia di Colorno - Parma
2010.
“Il Cerchio e la Shoah” – Baraccano - Bologna
2011.
“Il Cerchio e la Shoah” – Sala Santa Rita - Roma
2012. " Altre Sperimentazioni" - Galleria Metamorfosi - Reggio Emilia
Mostre
collettive
1997.
Hart Holland – Olanda
1997.
Star – Strasburg
1998.
Europ Art – Ginevra
1998.
Arco – Madrid
1999.
Kunstrai – Amsterdam
2001.
Mostra “Arte D’Autunno” – Roma
2001.
Biennale di Firenze
2001.
Biennale di Roma
2002.
Biennale di Roma
2003.
Biennale di Roma
2003.
Arte Nativa Alternativa – S. Agostino - Piacenza
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